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Avevo già parlato dei tavoli pieghevoli, ma mi ero per lo più soffermata sull’aspetto salvaspazio dell’ accessorio, quando in realtà un tavolo pieghevole può essere considerato un bellissimo oggetto di design da avere in casa, da esporre o semplicemente tirar fuori quando si presenta la necessità.
I tavoli che vi voglio mostrare oggi, sono dei complementi d’arredo molto particolari che si caratterizzano sia per l’aspetto funzionale, che per quello estetico.
Sono frutto di una sapiente ricerca da parte dei designer di trovare soluzioni alternative ed innovative che possano vivacizzare e rendere trendy gli ambienti della casa.
Ecco qui alcuni tavoli che, sono sicura, vi lasceranno di stucco.
Tanto semplice quanto funzionale, sono dei piani incastrati tra di loro che permettono di creare un comodo tavolo d’appoggio con quattro gambe e piano. La cosa particolare è il suo colore che è disponibile in moltissime versioni e permette di realizzare mixage molto trendy.
Altra cosa importante è che, quando il tavolo viene piegato, può essere tranquillamente riposto in un armadio, senza ingombrare in modo eccessivo.
Una soluzione molto semplice che può però risolvere sia l’aspetto salvaspazio che l’aspetto estetico, anche perchè può tranquillamente essere scelto come tavolo per il soggiorno, poiché risulta assolutamente fashion.
Direttamente dal salone del mobile un tavolo assolutamente particolare.
Si tratta di un tavolo apparentemente normale, soprattutto se viene visto aperto.
La sua caratteristica principale è la possibilità di ripiegarsi del tutto, diventando un piccolo accessorio sempre a disposizione del fruitore.
Il piano d’appoggio è diviso in 22 pezzi che si richiudono su se stessi, quasi come un fiore.
Il progetto è stato realizzato dai designer svedesi Sanna Lindstrom e Sigrid Stromgren.
L’idea è nata dallo studio di una cartina di New York piegata, ed il concetto viene riproposto nella chiusura del tavolo.
OLA è un tavolino ingegnoso che si regola allungandosi in modo evidente e funzionale.
Apparentemente può sembrare un mobile da parete, in realtà in 3 semplici mosse si apre potendo formare un tavolo da due posti, un tavolo da 4-6 posti sino ad arrivare a poter contenere 8-10 posti.
Assolutamente un’idea utile per chi non ha molto spazio, e non vuole rinunciare ogni tanto, ad ospitare amici e parenti in quantità.
Le gambe del tavolo si muovono a seconda dell’apertura prescelta.
Può anche essere utilizzato come pratico appoggio sempre a disposizione, semplicemente per poggiare il computer, potendo lavorare ovunque.
Si chiama Chair-table; è un tavolino con seduta monoposto realizzato dai designer brasiliani Paulo Henrique Storch e Rafaek Calloni; è realizzato in polipropilene con struttura in acciaio e alluminio.
Quindi è un piccolo accessorio pieghevole comodo e resistente.
Ligne Roset si differenzia dagli altri tavoli per la sua innata eleganza. Come gli altri la chiusura del tavolo avviene in un modo nuovo ed originale ma con una maggior raffinatezza.
La forma è circolare e si chiude in quattro, grazie alla presenza di quattro spicchi che si chiudono su se stessi. A chiusura avvenuta, non occupa molto spazio, ma aperto è tranquillamente un tavolo da sala da pranzo elegante e funzionale, adatto per cene di rappresentanza.
Questa serie di tavoli per esterni sono molto belli, perchè sembra di guardare degli origami, sapientemente piegati per essere utilizzati in tutta comodità.
Sono stati concepiti dal designer messicano Joel Escalone che ha utilizzato delle fibre sintetiche molto resistenti ai raggi UV e alle intemperie.
In realtà non sono tavoli pieghevoli, ma sono tutti elementi modulari; è quindi possibile scegliere quello più consono al proprio spazio.
I materiali utilizzati sono tutti eco-friendly e riciclabili.
Quindi si tratta di un complemento assolutamente vicino all’ambiente.
Allora che ne dite?
E’ vero a volte si ha poco spazio in casa, ma questo non vuol dire che si debba obbligatoriamente rinunciare all’estetica; la qualità dei prodotti salvaspazio ha raggiunto una qualità talmente elevata, da permettere di decidere di collocare questi complementi, sostituendoli tranquillamente ai normali arredi fissi standard.
Salvatore Bono
27/12/2011 at 23:33
Salve,
grazie per aver citato il mio tavolo bicolore, ma senza offesa gradirei che venisse pubblicata la fonte o il nome della mia azienda Bonodesign.
Grazie anticipatamente
Arch. Silvia PALEOLOGO
28/12/2011 at 10:47
Ha perfettamente ragione, la consideri una semplice dimenticanza. In ogni caso se mi dimentico di inserire l’azienda, i lettori interessati al prodotto sono i primi a chiedermela.
Comunque ha fatto bene a specificare la sua azienda Bonodesign e ovviamente, sono contenta abbia apprezzato la citazione al suo prodotto.