Ristrutturare casa: quando servono i permessi?

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Ristrutturare casa: quando servono i permessi?

Tempi e modi

Volete rinnovare la vostra casa?
Vi elenchiamo gli interventi previsti dalla normativa in vigore (Testo Unico dell’edilizia in vigore dal 30 Giugno 2003), considerando se e che tipo di permesso è necessario.
E’ necessario sapere che le indicazioni e le modalità operative possono talvolta variare in seguito a dettami di norme regionali o comunali, quindi prima di iniziare qualsiasi lavoro occorre informarsi presso l’ufficio tecnico del comune in cui l’immobile è censito.

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Ecco le normative da seguire per ristrutturare una casa

Interventi di manutenzione straordinaria

La legge definisce interventi di manutenzione straordinaria “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”.
Si tratta di interventi quali il rifacimento di un tetto, la creazione di un locale caldaia, l’ampliamento di un vecchio bagno, modifiche che non devono però comportare variazioni d’uso, come ad esempio trasformare una abitazione civile in un negozio, o creare da un singolo appartamento due abitazioni.

Permessi richiesti: Denuncia di inizio attività (DIA).
Da presentarsi almeno trenta giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori da parte del proprietario dell’immobile o chi abbia titolo. Va accompagnata da una dettagliata relazione e dagli opportuni elaborati progettuali a firma di un progettista abilitato, che si assume la responsabilità della regolarità dell’opera dal punto di vista delle norme urbanistiche ed igienico-sanitarie.
I lavori devono essere terminati entro tre anni.

Interventi di ristrutturazione edilizia

La legge definisce interventi di ristrutturazione edilizia “gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e successiva fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali, a quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica”.
Si tratta di interventi che modificano l’edificio esistente in modo consistente come gli ampliamenti, la trasformazione di un sottotetto in locale abitabile o addirittura la demolizione e ricostruzione identica della casa.

Permessi richiesti: Permesso di costruire.
La domanda va presentata dal proprietario dell’immobile o chi abbia titolo allo sportello unico accompagnata dal progetto firmato da un tecnico abilitato e da una serie di documenti.
Non si possono iniziare i lavori prima del rilascio del permesso da parte del Comune, che ne dà notizia al pubblico mediante affissione all’albo pretorio.
Nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori. Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l’opera deve essere completata, non può superare i tre anni dall’inizio dei lavori.

Interventi di manutenzione ordinaria

La legge definisce interventi di manutenzione ordinaria“interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.
Sono lavori ricorrenti che servono per mantenere in buono stato la nostra casa senza comportare modifiche sostanziali all’edificio, come ad esempio cambiare i sanitari del bagno, cambiare i pavimenti interni, tinteggiare le pareti della camera o della cucina con nuovi colori.

Permessi richiesti: nessuno

Interventi di restauro e di risanamento conservativo

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Intervento di restauro

La legge definisce interventi di restauro e di risanamento conservativo “gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio”.
Si tratta di interventi che, pur rispettando le caratteristiche dell’edificio, agiscono su parti strutturali come ad esempio le opere di consolidamento o la modifica di prospetti con formazione di nuove aperture, qualora compatibili con l’assetto originario dell’immobile.

Permessi richiesti: Denuncia di inizio attività.

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