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Le ghirlande decorative possono assumere molte forme ed essere realizzate con una quantità infinita di materiali differenti fa loro.
Si possono collocare ovunque: sul camino, appese per la stanza, sugli stipiti delle porte, sulle finestre.
Originariamente, in epoca classica, le corone di alloro simboleggiavano la vittoria; cristianamente la vittoria verrà poi interpretata come trionfo di Cristo sulla morte.
Leggende narrano che Gesù, durante la benedizione degli alberi di Natale alla vigilia, vide tra questi un albero ricoperto da ragnatele. Benedicendolo le ragnatele si trasformarono in ghirlande.
Era invece uso delle popolazioni germaniche in epoca pre cristiana realizzare ghirlande con quattro candele. Queste quattro candele simboleggiavano le quattro domeniche precedenti il Natale: il capofamiglia accendeva ogni domenica una di queste candele e si riuniva in preghiera con la famiglia e i propri cari.
La tradizione vuole che la forma circolare richiami idealmente il simbolo dell’immortalità divina. La forma circolare infatti simboleggia ciò che ha un inizio ma non ha fine, in ultimo la corona è da sempre simbolo di imperatori e re: un copricapo che sta a simboleggiare il ruolo di comando.
Durante il Medioevo per la realizzazione delle ghirlande si utilizzava anche il rosmarino, tradizionalmente legato alla Madonna. Una leggenda narra che la Madonna era solita stendere ad asciugare le fasce di Gesù proprio sul rosmarino.
Anche se stese e non circolari sono ghirlande anche quelle dorate e argentate che appendiamo sull’albero di Natale. Questa tradizione ha origine da una leggenda tedesca che narra la storia di una madre di famiglia. Questa aveva passato il giorno della vigilia di Natale a pulire la casa in ogni angolo. Per sfuggirle tutti i ragni si erano nascosti in soffitta ed erano solo usciti a notte fonda, per tessere le loro ragnatele ovunque e soprattutto sull’albero di Natale. Quando Babbo Natale giunse a portare i doni vide l’albero e si rammaricò. Allora decise di tramutare i fili di ragnatele in ghirlande d’oro e d’argento, rendendo magnifica la decorazione dell’albero.
Al giorno d’oggi le ghirlande vengono utilizzate come semplici addobbi e se ne è perso quasi del tutto il vero significato. Le ghirlande in commercio oggi sono quasi sempre realizzate in agrifoglio, edera e rami di abete intrecciati. Si utilizzano piante “pungenti” perché è tradizione credere che queste abbiano il potere di tener lontani dalla casa gli spiriti malvagi.
In America in particolare il Natale è caratterizzato proprio dalla presenza di un numero infinito di ghirlande collocate sulle porte di ingresso di ogni casa.
In Italia invece non sono così tanto diffuse, ed è facile trovarle a casa di famiglie non provenienti dal nostro paese. Probabilmente lo scarso uso di ghirlande nel nostro paese è da attribuirsi alla facile associazione di questa decorazione con le ben più tristi corone utilizzate nelle occasioni di lutto.
Forse è a causa di questa somiglianza che questa tradizione è sempre stata poco diffusa in Italia. Negli ultimi anni però si nota un incremento notevole di vendita nel periodo natalizio di ghirlande di ogni tipo e dimensione.
Un anello – in legno, plastica o polistirolo – leggero e facilmente lavorabile costituisce la base per la classica ghirlanda.
L’anello verrà successivamente rivestito di verde. Si potranno utilizzare muschio (vero o artificiale), spugna verde, rami d’edera intrecciati.
Per una maggiore conservazione si consiglia l’utilizzo di materiale sintetico (rami finti).
Una volta completata la base si potrà dare sfogo alla propria fantasia e rendere la propria ghirlanda come un pezzo unico. Si potranno utilizzare pigne, fiori secchi, rami, agrumi essiccati, mele rosse. Poi si potrà decidere o no se colorare il tutto con colori argentati, dorati o glitterati tipici del Natale.
E’ uso porre un grosso fiocco, solitamente rosso e dorato, nella parte sottostante della ghirlanda.
Siccome solitamente le ghirlande vengono poste all’ingresso della casa, sulle porte, un’idea originale potrebbe essere quella di completarla con una tavoletta di legno sulla quale incidere una frase benaugurale, dai tradizionali “Buon Natale” e “Buone Feste”, fino ad un semplicissimo “Benvenuti”.